Moses nasce in Sardegna (Italia) ad Iglesias nel 1988, e cresce fin dalla tenera età a Quartu Sant’Elena. Sin da piccolo inizia con gli spettacoli di teatro e dimostra spiccato interesse per la musica e l’arte.
Intraprende lo studio del pianoforte a sei anni e viene avviato a seguire la didattica più tradizionale: musica classica, teoria e solfeggio, fino ai primi anni duemila. Tuttavia il pianoforte non diventa il suo strumento prediletto e lo studio classico viene abbandonato per dare spazio alle sperimentazioni Hip-Hop.
Inizia dunque ad avvicinarsi al Rap e al Beatbox, scrive i primi testi in rima componendo canzoni originali spinto dal suo amore di esprimersi tramite la musica, lasciando da subito emergere uno stile personale e nuovo che prende sempre più le distanze dall’impostazione classica ricevuta. Dai quindici anni sperimenta nuovi strumenti e nuove scelte stilistiche: suona il didgeridoo e registra le sue prime canzoni ma solo intorno ai 22 anni inizierà a prendere in considerazione l’armonica, la stessa che sua nonna gli regalò quando ancora era solo un bambino.
Da allora non smette più di sperimentare, comporre, improvvisare con diversi strumenti. Il suo percorso lo spinge naturalmente verso la scelta stilistica dell’armonica beatbox, attraverso una sorta di “pulsione necessaria e fisica di trasformare il respiro in fatto musicale”, una reale trasposizione di ritmo, sound e quotidiana espressione di sè.
E’ con questo spirito che Moses si ritrova a condividersi, sperimentarsi, mettersi artisticamente a nudo sulla strada. In Sardegna, cominciano le sue prime apparizioni all’ Open Mic di Cagliari, e inizia a suonare nelle serate della città per sperimentare il contatto con il pubblico. La scelta di abbandonare la sua isola per raggiungere la sua fidanzata già allora residente nel Regno Unito, lo costringe a mettersi seriamente in gioco: lasciando gli studi della Facoltà di Fisica e Tecnologia del Suono.
A Londra Moses decide che il suo lavoro sarebbe stato la musica ed è qui che comincia la sua carriera di artista di strada. Dopo aver conquistato i quartieri del West End, Moses inizia a farsi conoscere su palchi di celebri Club come il “The Box” di Soho e il “ROXX”.
Continuando a realizzare i propri obbiettivi Moses è riuscito a suscitare l’interesse dell’emittente “London Local” che gli dedicò un servizio televisivo nominandolo “uno dei buskers migliori della città”, ha inoltre destato più volte l’attenzione della stampa britannica che ha scritto di lui sul “The Daily Mail” e sul “London’s Evening Standard”.
Il suo primo lavoro “I Wanna Breathe” (2014) viene auto-prodotto nel suo appartamento, ogni singolo CD viene masterizzato, stampato e prodotto in casa per poi essere venduto per le strade della città ed è tutt’ora un disco rarissimo e quasi introvabile. Il secondo album a distanza di un anno chiamato “Cannonau”(2015) riscuote grande successo per le strade, che vede Moses migliorarsi come produttore indipendente della sua stessa musica. Nel 2016 pubblica il suo primo EP ufficiale “Cannonau Spirits”, un EP in vendita solo sui Digital Stores che contiene 5 brani e si ispira alla vita di strada: è un viaggio tra il Tango e l’Hip Hop con sonorità che abbracciano anche la musica Reggae e tradizionale.
Una volta conquistata Londra, Moses inizia a viaggiare per i cosiddetti Busker Festival Europei (festival per artisti di strada) riscuotendo particolare successo al Ferrara Buskers Festival che gli aprirà il sipario nella scena artistica italiana, all’epoca non ancora totalmente esplorata. Ma è proprio in Italia che Moses si fa conoscere nel modo più virale possibile.
Coinvolto inizialmente a sua insaputa a partecipare ai provini di Italia’s Got Talent (iscritto da un amico di famiglia), si ritrova a Maggio 2016 vincitore della settima edizione del programma. Dopo la vittoria e oltre 200 concerti in un anno, Moses torna a Londra per continuare il suo lavoro di artista, e per sviluppare maggiormente le sue doti di improvvisazione e studio dell’armonica beatbox. La musica come colonna sonora alla quotidianità della città che vive, continua ad essere infatti la sua più grande ricerca sperimentale per raggiungere un pubblico sempre più eterogeneo e vasto.
Grazie alla visibilità avuta in questi anni di duro lavoro Moses ha avuto la possibilità di suonare in tantissime città e paesi del mondo, tra cui Dubai, Las Vegas, Porto Rico, Bulgaria, Croatia,
Germania, Francia, Indonesia, Cina, Egitto, ed è sempre attivo in Italia dove partecipa a numerosi festival e concerti. Nel 2017 Moses e la sua armonica sono arrivati anche al cinema, nel film “Moglie e Marito” regia di Simone Godano, con Pierfrancesco Favino e Katia Smutniak; e in altro grande successo chiamato “Il Permesso” di Claudio Amendola.
Oggi Moses ha coronato uno dei suoi grandi sogni e creato la Moses Productions London (2016), la sua personale etichetta discografica e compagnia di intrattenimento artistico e insieme ai suoi collaboratori continua a portare la musica in giro per il mondo. Tra Natural Moses (2016) e Radio San Juan” uscito il 1 Giugno 2017 in collaborazione con le cantanti Veronica Haro Diaz e Silvia Piras, l’etichetta ha preso subito quota. Tutti i video sono stati interamente realizzati e prodotti dalla Moses Productions, con la firma su oltre 40 milioni di views su Youtube e 100 Milioni di views su Facebook in 7 anni.
Nel Dicembre 2017 esce Strays, “Randagi” il primo suo album, interamente da solista, incentrato come agli esordi nella street art. Un mix strumentale tra musica street ed elettronica, un viaggio tra diverse culture che si incontrano in grandi città come Londra o Barcellona.
Con il 2018 arriva la volta di un altro grande progetto artistico chiamato “Human Revolution” che dopo anni, in unione con Silvia Piras, Bujumannu (from Train to roots) e Sista Namely esplode in tantissime radio e soprattutto nel web tra Youtube e Facebook ed Instagram con 8 milioni di visualizzazioni, per poi realizzare un secondo singolo chiamato “Pensavo a te” sei mesi dopo. Da questo Moses trova il coraggio di far sentire per la prima volta la sua voce su un palco, in una versione cantata di Strays, e da lì inizia una serie a seguire di singoli “Everything” nel Gennaio 2020, per poi in realizzare “Moonshines” con il famosissimo armonicista dei “War” Lee Oskar, per siglare ulteriori 2 milioni di ascolti in pochi mesi.
Successivamente con l’avvento della pandemia Moses continua ad investire tutto il suo tempo nella produzione di musica ed arrivano “Everyday” “Quarantango” “Andrà tutto bene” “Travel of a Vaccine” “Libero” “Non si spinge il sole per farlo tramontare” e “America e Sardigna. “La voglia di rivoluzionare il mondo, mi ha portato a rivoluzionare me stesso”.
Per Moses la musica è lo strumento perfetto per divulgare un messaggio di felicità e speranza, il messaggio che tutti possono realizzare i propri sogni semplicemente credendo fortemente in se stessi. “Ricercare la felicità dentro se stessi per inseguire con gratitudine i propri obbiettivi”.