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cacciatori di orizzonti, cercatori di libertà
La libertà è per noi umani un bene prezioso, irrinunciabile, al punto da far affermare ad una delle filosofe più autorevoli del 900’, Hannah Arendt, che “umanità e libertà coincidono”.
Siamo fili di possibilità: da subito, dal momento in cui veniamo al mondo, siamo chiamati ad inventare il disegno della nostra vita.
La libertá infatti non è solo un valore tra gli altri, ma la condizione essenziale per la fioritura del nostro essere, la pienezza delle nostre esistenze.
Perseguire la libertà, significa educare a pensare, impollinare un pensiero capace di continuare a coltivare le grandi domande inaggirabili, quelle con le quali l’ umanità si confronta da sempre e che l’ infanzia nel suo re- inventare il mondo ha fatto proprie: che cos’ è la vita? Che cos’ è il bene? Perché sono al mondo?
Siamo immersi in un tempo rapsodico, velocissimo che dedica al pensare e al sostare sulle domande solo frammenti.
Quando il pensiero manca, quando il linguaggio si sbiadisce in frasi consumate, perdiamo libertà diventando preda , di mezze verità che sono mere opinioni messe a lucido e ci mostriamo sempre più incapaci di dire “no”, la parola più selvaggia della lingua.
L’educazione diventa, allora, la sola dimensione capace di promuovere il coraggio di pensare, di arrischiare nel dare voce e visibilità al proprio pensiero uscendo dai confini dei concetti conosciuti.
La letteratura, le narrazioni sono “luogo” ineguagliabile per entrare in contatto e fare esperienza di una parte profonda di noi stessi. Sono sguardi che liberano attraverso la catarsi nelle pagine scritte : dentro e attorno alla storia. Come ricorda Italo Calvino “lo sforzo per liberarsi e autodeterminarsi va inteso come un dovere elementare, insieme a quello di liberare gli altri, anzi il non potersi liberare da soli, il liberarsi liberando”
È in quella zona liminare tra reale e finzione narrativa che si incontra il proprio perturbante , impariamo a fare i conti con il mondo mentre costruiamo mondi immaginari che solo la sospensione dell’ incredulità può rendere possibili e per questo reali, perché leggere significa non separarsi dalla vita, ma sprofondare in essa.
Mara Durante
(Direttore scientifico della Festa BaB)