Marcello Marras – Antropologo, direttore del Centro servizi Culturali U.N.L.A. di Oristano, dal 2007 al 2014 docente di Etnocoreografia della Sardegna e di Laboratorio e studio della musica sarda nel corso di Etnomusicologia presso il Conservatorio Statale di Musica “G. P. da Palestrina” di Cagliari. Ha dedicato la tesi di laurea ai Carnevali di Aidomaggiore e Ghilarza.
Da circa trent’anni conduce ricerche sull’uso della musica, sul fare musica e sul Carnevale in Sardegna. Ha pubblicato diversi saggi: Il ballo a Carnevale, il Carnevale è ballo; Musica, Canti e balli nel Carnevale di Aidomaggiore e Ghilarza, e Un paese in ballo.
Danza e società nel carnevale seneghese (Condaghes Edizioni); Musiche e suoni del Carnevale in Barbagia in “Maschere e carnevale in Barbagia”. E’ stato curatore scientifico, con Marco Lutzu, dei Volumi 8 e 9 Strumenti musicali, dell’”Enciclopedia della Musica Sarda” pubblicata da L’Unione Sarda, Cagliari, 2012.
L’incontro sarà un’occasione per confrontarsi sul Carnevale tradizionale in Sardegna e per soffermarsi su alcune particolarità che, ancora oggi, caratterizzano questo periodo dell’anno in diversi paesi sardi.
Il Carnevale è un evento molto complesso in quanto raggruppa tanti aspetti e sequenze. È un prodotto della società e risponde ad una logica e ad una organizzazione non autonoma o avulsa dalla realtà, rispecchia dinamiche e organizzazioni sociali del paese che lo produce. Dentro l’evento si ritrova la collettività che ne è artefice e al contempo beneficiaria.
A partire dagli anni ’40 del Novecento, e soprattutto nel corso degli anni ’50 e ‘60, è possibile indicare il periodo in cui si chiude l’organizzazione e la struttura del Carnevale che possiamo definire tradizionale, cioè come evento molto complesso che raggruppa tanti aspetti e sequenze strettamente collegate tra di loro (cibi, dolci, maschere, balli, strumenti, canti, organizzazioni, cavalli, personificazione del Carnevale, etc.).